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Interfacce Statiche per Enti. Dispositivi elettronici che gestiscono il comando e il controllo degli enti di piazzale per l’ASCV (V.), Apparato Centrale Statico ACS (V.). Garantiscono le funzioni di sicurezza cui sono preposti mediante circuiti a Sicurezza intrinseca (V.). Sono disponibili due famiglie di dispositivi denominate B e A. Nella versione Base “B”, l’interfaccia elettronica è costituita da un solo modulo elettronico con funzioni di generazione ed acquisizione in sicurezza dei segnali analogici di comando e controllo dell’ente di piazzale. Si collega in cabina con le porte di Input/Output (I/O) vitali del sistema ULE N/R (V.) e viene dislocato su di un rack separato da ULE. I diversi enti di piazzale vengono gestiti con interfacce distinte, individuate con i relativi acronimi (ad esempio “Interfaccia RCF per CdB” è il dispositivo di controllo di un circuito di binario di stazione a correnti fisse). Nella versione Advanced “A”, l’interfaccia è costituita da più moduli elettronici e viene realizzata una separazione fisica fra i circuiti di protezione delle uscite verso il piazzale e quelli collegati alle porte di I/O vitali del sistema ULE in bassa tensione. Sono inoltre disponibili le funzioni di diagnostica dell’ente di piazzale. Anche in questo caso l’interfaccia si collega in cabina con le porte di I/O vitali del sistema ULE; in particolare i moduli ad elevata tensione e di isolamento sono dislocati su rack separati da ULE. I moduli che realizzano una interfaccia statica, diversa per ciascun ente di piazzale, sono individuati con acronimi, per cui, ad esempio, l’interfaccia di controllo di un circuito di binario di stazione a correnti fisse, indicata come “Attuatore da CdB per ACS”, è costituita dai moduli designati RCF-48 e MPD/C, mentre quella di comando e controllo di un segnale basso, indicata come “Attuatore da segnale basso per ACS”, è costituita dai moduli MRT, MPD/S e URS/B.

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