Priorità

Dei treni. Scala tradizionale di importanza dei treni nella gestione della circolazione, in base alla quale si definiscono criteri da seguire nella regolazione della stessa, a seguito di perturbazioni o ritardi, al fine di favorire la marcia di determinati treni rispetto ad altri, ovvero di non penalizzare eccessivamente alcuni convogli nella determinazione di incroci e/o precedenze. Un tempo basata sulla tradizionale tabella delle reciproche tolleranze (PGOS), che stabiliva di quanti minuti al massimo un treno di minore priorità poteva essere penalizzato, in termini di ritardo addizionale, rispetto a un minuto di ritardo di treno di più alta priorità, detti concetti di importanza relativa dei treni sono andati scemando nel tempo, per le difficoltà pratiche di attuazione e di controllo (specie nel caso di situazioni complesse coinvolgenti più treni e ampie zone di perturbazione), e per la variabilità dei criteri stessi di Regolazione (V.) del traffico, in funzione dell’ora del giorno, della linea e di altre situazioni e priorità di trasporto. Inoltre la contrattualizzazione del rapporto di accesso all’infrastruttura, fra Gestore rete e Imprese di trasporto, impone criteri contrattuali da riguardarsi in modo più in generale circa la qualità del servizio resa, verosimilmente tramite meccanismi economici (penalità) in base a ritardi diretti o indotti, imputabili ai diversi soggetti (infrastruttura e/o trasporto). La gestione delle priorità e del controllo dei ritardi deve inoltre fare sempre maggiore affidamento a funzioni proprie dei Sistemi di automazione per la circolazione ferroviaria (V.). V. Rapporti di reciproca tolleranza.

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