Segnali semaforici

Segnali fissi (V.) ormai in disuso sulle moderne linee ferroviarie. Sono costituiti da un palo verticale che sorregge, dalla parte sinistra del treno cui si riferisce, un’ala snodata che può assumere due posizioni: una orizzontale, indica via impedita; una posizione inclinata in basso di 45°, indica via libera. L’ala nasconde sulla destra una luce interna che di notte proietta verso il treno una luce di diverso colore a seconda della posizione assunta dall’ala. Il segnale semaforico di prima categoria ha l’ala dipinta in rosso con una fascia bianca verticale. Il segnale di avviso semaforico ha l’ala rettangolare con l’estremità a coda di pesce dipinta di giallo con una striscia verticale bianca. Su alcune linee secondarie è ancora in uso il segnale semaforico di seconda categoria. Esso si distingue perché sulla fascia bianca verticale dell’ala è dipinto il numero 2; il segnale di seconda categoria non è mai preceduto da segnale di avviso; questo, quando è a via impedita, indica al macchinista che deve arrestare il treno “possibilmente” prima di oltrepassare il segnale, dopodiché, se vede la via sgombra, può fare avanzare il treno fino a portare l’ultimo veicolo di fianco al segnale, senza comunque impegnare il punto protetto.

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